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sabato, Luglio 27, 2024

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Riflessologia plantare: l’antica arte di guarigione e benessere attraverso i punti chiave dei piedi

La riflessologia plantare è una tecnica della medicina alternativa, che, per mezzo della pressione esercitata dai polpastrelli su determinati punti dei piedi, permette di revitalizzare l’organismo, alleviare patologie (o disturbi), aventi sede in altre zone del corpo.

L’obiettivo di questa pratica, oltre a quello di favorire il riequilibrio degli organi, è promuovere la salute e il benessere generale.

Questo tipo di trattamento, agisce sulla circolazione sanguigna e linfatica, e, se eseguito a regola d’arte, è in grado di apportare enormi benefici, dato che la linfa e il sangue sono alla base di una vita sana e carica di energia.

Storia e origini della riflessologia plantare

É molto più che un normale massaggio ai piedi, utile al rilassamento fisico e mentale: è un metodo alternativo alla medicina tradizionale, una meravigliosa e affascinante forma d’arte, la cui storia ebbe inizio 5000 anni fa.

Sono davvero tante le testimonianze che dimostrano l’utilizzo di questa tecnica in Cina, in India, ai tempi degli antichi egizi (esplorando le piramidi, sono stati ritrovati degli affreschi raffiguranti mappe plantari) e in America (illustrazioni ritraenti tale pratica, ci inducono a pensare che fosse già stata dalle adottata dagli Inca e dai Maya).

Questa tecnica, è adatti a tutti, anche ai bambini e agli anziani; è controindicata alle

Noi occidentali, invece, non abbiamo dovuto aspettare molto… diciamo “solo” fino agli inizi del secolo scorso, per mano del chirurgo otorinolaringoiatra statunitense, dr. William Hope Fitzgerald, nonché padre fondatore di questa pratica.

Le innumerevoli teorie che descrivevano l’allora “terapia zonale”, hanno fatto passi da gigante, in modo particolare tra il 1930 e il 1940. Successivamente, questa disciplina fu ribattezzata con il nome di “riflessologia plantare”.

Riflessologia plantare: come funziona?

Funziona così: il piede va massaggiato utilizzando tutte e 10 le dita, così da stimolarlo nella sua interezza e sollecitare i cosiddetti “meridiani“, o più semplicemente, dei canali virtuali nei quali scorre quella che noi comunemente chiamiamo “energia vitale“.

La riflessologia plantare mira al miglioramento dell’equilibrio dell’organismo in tre macro-aree:

  • congestione,
  • infiammazione,
  • tensione.
Questa tecnica, è adatti a tutti, anche ai bambini e agli anziani; è controindicata alle

L’obiettivo di queste sedute, del tutto occasionali, è quello di favorire progressivamente, massaggio dopo massaggio, il riequilibrio dei Chakra per ritrovare la pace interiore e la calma mentale. Sfortunatamente però, scientificamente parlando, non vi è ancora una spiegazione chiara riguardante questo fenomeno, malgrado i suoi innegabili e comprovati benefici. Ciò avviene facendo scorrere entrambe le mani sulle zone riflesse da trattare (ognuna di essa è collegata agli organi e alle membra del nostro corpo), esercitando una lieve pressione.

Insomma, decidere di sottoporsi a questo trattamento, equivale a prendersi del tempo per sé stessi regalandosi qualche ora all’insegna dell’assoluto relax.

Come la riflessologia plantare favorisce il benessere

Il numero di benefici apportati dalla riflessologia plantare è a dir poco incalcolabile:

  • migliora la salute psichica e fisica dell’organismo,
  • rinforza le difese immunitarie,
  • promuove la crescita e la rigenerazione cellulare,
  • dona maggiore vigore,
  • migliora l’aspetto fisico,
  • elimina le tossine dal corpo,
  • riequilibra il tono muscolare e la pelle.

Non solo: grazie alla stimolazione di alcuni punti specifici, influisce positivamente sulla circolazione e sull’ossigenazione sanguigna, favorendo il benessere delle vie respiratorie. Al contempo, attenua i dolori relativi al ciclo mestruale, combatte l’insonnia, combatte l’ansia, allevia il mal di testa, l’emicrania, lo stress e riduce gli effetti dannosi causati dalle emozioni negative. Funziona, inoltre, contro la stitichezza, è un valido rimedio per i dolori lombari, il mal di schiena e le infiammazioni.

Questa tecnica, è adatti a tutti, anche ai bambini e agli anziani; è controindicata alle

Questa tecnica, è adatti a tutti, anche ai bambini e agli anziani; è controindicata alle donne in stato interessante o durante il ciclo mestruale. Per i neonati, ad esempio, è l’ideale per prevenire le coliche, il dolore ai denti e per smaltire l’eccessiva presenza di gas nell’intestino.

Mappa del piede: tutto ciò che è importante sapere

Per un trattamento efficace e terapeutico, è di vitale importanza, capire a quali aree del corpo umano, corrispondono i punti presenti nel piede stesso.

Nella mappa della riflessologia plantare:

  1. Il piede sinistro corrisponde al fegato, al colon ascendente, alla cistifellea e all’appendice;
  2. Il piede destro collima con il cuore, la milza, l’intestino retto e il colon discendente;
  3. L’arco plantare laterale delinea la colonna vertebrale;
  4. Al centro della pianta del piede è presente lo stomaco, come anche gli organi interni;
  5. La zona intorno al tallone collega l’apparato riproduttivo: vescica, appendice, ovaie;
  6. Gli alluci corrispondono alla testa e al cervello;
  7. I talloni sono relativi all’intestino;
  8. L’illice e il trillice sono collegati agli occhi.
Questa tecnica, è adatti a tutti, anche ai bambini e agli anziani; è controindicata alle

Dopo aver visto i diversi punti, è importante ricordare che, i piedi comunicano lo stato di salute dell’organismo mediante vari segnali. Ad esempio, se il secondo dito è più lungo dell’alluce, può essere a causa del cuore. La presenza di verruche e funghi, invece, sono segni evidenti di una dieta troppo ricca di alimenti grassi. E ancora, l’unghia incarnita, può indicare problemi allo stomaco o alla milza. Per quanto riguarda, invece, i calli e i duroni, possono indicare la presenza di sinusite o di catarro bronchiale.

Le 3 tecniche base di riflessologia plantare

Tre le svariate tecniche di rifessologia plantare, vediamo quali sono le più utilizzate:

• A scatto o a “lombrico“: va eseguita mediante una serie di piccole pressioni ravvicinate, esercitate principalmente con il polpastrello del pollice, simulando con il dito stesso, lo strisciare dell’animale in questione. Così facendo, trasmettiamo impulsi ai centri nervosi, in simbiosi con i ritmi biologici che regolano i processi del corpo umano;

Circolare: una volta pigiata la zona riflessa nel piede, sempre attraverso il pollice, va eseguito un movimento circolare sul punto stesso più e più volte, in senso orario o antiorario;

Statica: è uguale alla precedente, con la sola e unica differenza che il dito, anziché muoversi, resta fermo sul punto da trattare per diversi minuti.

Riflessioni sulle evidenze scientifiche

Nonostante la crescente popolarità della riflessologia plantare, la sua validità scientifica è oggetto di dibattito. Molti dei benefici attribuiti a questa pratica mancano di sostegno empirico significativo. Studi limitati e talvolta controversi hanno cercato di esplorare il legame tra la riflessologia plantare e il sollievo dal dolore, il miglioramento della circolazione e il rilassamento.

Tuttavia, molti di questi studi presentano limitazioni metodologiche e campioni di dimensioni ridotte, rendendo difficile trarre conclusioni definitive.

Integrazione nell’approccio al benessere

Nonostante la mancanza di evidenze scientifiche solide, la riflessologia plantare continua a guadagnare interesse come possibile forma di terapia complementare. Molti individui riportano una sensazione di rilassamento e benessere dopo una sessione di riflessologia plantare, anche se tali effetti potrebbero essere attribuibili in parte all’effetto placebo.

Per coloro che sono interessati a sperimentare questa pratica, è fondamentale considerarla come un complemento all’approccio medico tradizionale, piuttosto che come un sostituto.

Questa tecnica, è adatti a tutti, anche ai bambini e agli anziani; è controindicata alle

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