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Alitosi: un male imbarazzante che si può risolvere

A prima vista, l’alitosi può apparire come un lieve disturbo, una cosa di poco conto, quando in realtà non è così. Parliamo di una condizione che ha un certo impatto e che influisce molto sulle relazioni sociali e sulle competenze comunicative di ognuno di noi. Può dipendere da una scarsa igiene orale o peggio ancora, rappresentare un messaggio inviatoci dal nostro corpo, un segnale d’allarme a cui dovremmo prestare attenzione.

Scopriamone di più!

Alitosi: definizione

L’alitosi (o alito cattivo) è un problema, il più delle volte, sottovalutato, se non addirittura poco trattato. In realtà, colpisce tante persone: bambini, adulti, ma soprattutto gli anziani. Sbarazzarsene non è per nulla facile, specie se non si tratta di un disturbo passeggero, bensì di un sintomo che preannuncia l’insorgere di una patologia più profonda. Generalmente, se l’alito pesante persiste anche dopo aver lavato i denti, è assolutamente necessario arrivare alla radice del problema consultando un dentista o un medico generico, qualora si trattasse di disturbi intestinali.

La differenza sostanziale è tra alitosi transitoria o persistente:

  • Alitosi transitoria: è un problema che compare solo in alcuni momenti della giornata. È, in buona sostanza, un fenomeno fisiologico e “reagisce” molto bene all’igiene orale, grazie alla quale è possibile rimuovere dalla bocca i batteri anaerobi, ossia i principali responsabili di patologie gengivali, stress, fumo e secchezza delle fauci;
  • Alitosi patologica persistente: non scompare neanche a seguito di un’accurata pulizia, poiché causata da malattie sistemiche gravi quali: il diabete mellito (DM), le epatiti virali acute e la malattia renale cronica.

Ma cosa scatena tale disturbo? Scopriamolo insieme!

Come nasce questo disturbo?

Il più delle volte, la “colpa” ricade su ciò che mangiamo. Le cosiddette “sostanze volatili” dall’odore sgradevole contenute in alcuni generi alimentari, possono perdurare e logorare l’interno del cavo orale, una volta avvenuta la masticazione.
Di tanto in tanto, alcuni cibi contengono sostanze che possono essere assorbite nel sangue (una volta digerite), raggiungere i polmoni ed essere liberate attraverso la respirazione (ad esempio l’aglio).

Diciamocelo, tale disturbo nasce nella maggior parte dei casi, da una scarsa igiene orale: pertanto è assolutamente necessario lavare i denti subito dopo aver mangiato. Non avere cura della propria igiene orale, infatti, favorisce una crescita eccessiva di batteri anaerobi, che occupano la bocca nascondendosi tra le otturazioni e gli spazi dentali.

Così facendo, si producono composti solforati volatili che “impuzzolentiscono” l’alito e danno adito all’alitosi transitoria, fenomeno fisiologico curabile attraverso una pulizia profonda.

  • Infiammazioni del cavo orale: stomatiti, gengiviti, calcoli alle tonsille;
  • Secchezza delle fauci: è una condizione causata da una scarsa produzione salivare, specie durante la notte. Tale disturbo può dipendere dalle ghiandole salivari. La saliva, grazie alle proteine, agli enzimi e ai sali, ricopre diversi ruoli; uno tra questi è mantenere costante il pH orale, salvaguardare la salute della bocca, digerire parte degli zuccheri complessi ingeriti tramite l’alimentazione. Per tali ragioni, chi soffre di bocca secca sarà più propenso a sviluppare malattie gengivali e afte in quanto fonte, a loro volta, di alito cattivo.

Malattie correlate all’alitosi

L’alitosi può essere scatenata da tantissime cause e per guarire da questo problema odontoiatrico, occorre fare un’accurata diagnosi. L’alitosi può essere dovuta dall’assunzione di particolari alimenti come l’aglio o la cipolla, ma anche da malattie con possibilità di cronicizzazione.

L’alitosi si può manifestare a causa di un’infezione a carico della cavità orale, come la parodontopatia e gengivite, infezioni che interessano il naso e la gola, la candidosi orale (o mughetto), disturbi epatici ed esofagite da reflusso.

Se seguendo un’alimentazione sana e una corretta igiene orale l’alitosi dovesse persistere, è consigliato di rivolgersi al dottore.

Un altro “valido alleato” dell’alitosi è lo stress, infatti nei periodi di forte tensione emotiva, l’alito ne può risentire. Le malattie correlate all’alitosi possono essere:

  • Colite;
  • Carie dentaria;
  • Diverticoli esofagei.
Alitosi: un male imbarazzante che si può risolvere

A volte, l’alitosi, può essere indice di una malattia metabolica, come, ad esempio, la chetoacidosi. Ma anche i farmaci antiacidi, favoriscono l’alitosi in diversi modi:

  • Lasciano un odore cattivo in bocca;
  • Aumentano la secchezza delle fauci;
  • Favoriscono la sovracrescita batterica nell’intestino tenue.

I fastidiosi sintomi dell’alitosi

L’alito cattivo può manifestarsi in certi momenti della giornata, come la mattina appena ci si sveglia. È importante tenere conto della frequenza con cui si manifesta, per capire se si tratta di situazioni temporanee o se è un problema persistente.

Tuttavia, l’alito cattivo può essere accompagnato da sanguinamento e infiammazione gengivale (in questo caso, è molto probabile l’eventuale presenza di carie dentali o di qualche disturbo gengivale), bruciore di stomaco e secchezza della bocca.

Alitosi: la giusta prevenzione

Alitosi: un male imbarazzante che si può risolvere

I denti si possono lavare tutte le volte che si desidera, ma non basta solo questo. Per prevenire questo problema odontoiatrico bisogna curare l’igiene orale:

• Utilizza il filo interdentale ogni sera;

• Pulisci la lingua con regolarità. Infatti, l’alitosi può essere causata dai batteri che si depositano proprio lì. Ci sono tantissimi strumenti appositi che permettono una pulizia profonda ma si può anche utilizzare uno spazzolino e se la lingua è “patinata” non ti preoccupare, la puoi rimuovere con acqua e bicarbonato posto sullo spazzolino;

• Una volta all’anno, effettua una visita di controllo dal dentista;

• Non sovrabbondare con alimenti “alitogeni” (tra cui la cipolla e l’aglio);

• Evita il cibo che è difficile da digerire, le fritture e anche gli alimenti che contengono tantissimi grassi;

• Non fumare ed evita di bere alcolici.

Alitosi: un male imbarazzante che si può risolvere

Alimentazione: una dieta studiata per l’alitosi

Se l’alitosi dipende dal bruciore di stomaco, la frutta per i primi giorni non potrà essere consumata, perchè potrebbe fermentare e aumentare di conseguenza il disturbo. Tra le varie tipologie di frutta, però, esistono degli alimenti che consentono di mantenere un alito fresco, come le fragole che contengono una sostanza chiamata “xilitolo”, che permette di prevenire la placca dentale. Anche le mele crude ne sono ricche e possono essere consumate.

Alitosi: un male imbarazzante che si può risolvere

Per prevenire e combattere tale disturbo, è importante seguire una dieta sana ed equilibrata. Non dovrà mai mancare la frutta e la verdura, i cereali integrali, il pesce fresco e le uova.

Infine, nelle situazioni di “emergenza”, si può ricorrere a delle caramelle mentolate per ottenere un alito fresco.

Ovviamente, a prescindere dalla dieta, se l’igiene orale non viene curata, non si può eliminare l’alitosi e come già detto, è fondamentale recarsi dal dentista una volta l’anno.

Rimedi della nonna per sbarazzarsene

Nel caso di alitosi transitoria, la pianta della Krameria Loefl, dal 1758 ha dato prova di possedere potenti proprietà antibatteriche e antimicotiche, che ne giustifica l’utilizzo sottoforma di rimedio erboristico, ingrediente per collutori o dentifrici, nella cura contro alcune patologie gengivali.

Inoltre, può essere di grande aiuto, bere a piccoli sorsi acqua calda, per 10 minuti, con zenzero fresco: un rimedio casalingo in grado di migliorare la digestione, eliminare le tossine e la fermentazione propionica.

In caso di alitosi persistente, invece, ti suggeriamo di assumere erbe e piante depurative, come i chiodi di garofano, il finocchio e il tarassaco.
Bere tisane può essere la soluzione ideale per migliorare la tua salute orale, ripristinare la mucosa della bocca, disinfettare bocca e gengive e migliorare la digestione.

Alitosi: un male imbarazzante che si può risolvere

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