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martedì, Dicembre 10, 2024

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Una dieta per cardiopatici

Cosa bisogna fare per mantenere un cuore sano e arterie pulite? Avere uno stile di vita sano, evitare tutte quelle azioni nocive per la salute del nostro corpo, mangiare in modo corretto e praticare attività fisica. Insomma, fare tutto ciò che serve al fine di prevenire le malattie cardiovascolari e agevolare la ripresa, in chi si è ammalato.

Cardiopatico/a? I consigli per la dieta perfetta

L’alimentazione è un aspetto essenziale dello stile di vita, favorisce il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare e previene alcune malattie a carico del cuore (ad esempio l’ictus e l’infarto) e molto spesso invalidanti e addirittura letali. Coloro che soffrono di cardiopatia, devono seguire una dieta controllata ed equilibrata.

Quindi, per proteggere il cuore, si consiglia di seguire una dieta alimentare che contenga tantissima verdura e frutta di stagione, perché è fonte di fibre, di sali minerali e di vitamine. Inoltre, si possono mangiare i cereali integrali e i legumi, altre fonti di fibre e sostanze nutritive.

Arrivati a questo punto, ti starai sicuramente chiedendo se, in una dieta per cardiopatici, sono consentiti solamente questi alimenti. Vero? Ebbene no! Andiamo a vedere:

Pesce fresco

Il salmone e il pesce azzurro (come le sardine, lo sgombro e le acciughe) sono ricchi di omega 3 (ovvero di acidi grassi polinsaturi) e hanno l’obiettivo principale di prevenire la morte cardiaca improvvisa, nonché il rapporto proporzionale di mortalità dovuto alle patologie del cuore. Per questo motivo, il pesce lo puoi mangiare 3/4 volte alla settimana.

Frutta fresca

È ricca di vitamine che proteggono il cuore e le arterie, come ad esempio la vitamina A, B1 (detta anche “vitamina del morale”) , la vitamina B2 e B3 (o “vitamina PP”) e infine della vitamina C. Puoi mangiare le arance, i kiwi,le albicocche, le prugne, il melone, le ciliegie, l’ananas e le mele, ma anche i frutti di bosco e i frutti rossi (come ad esempio i lamponi, i mirtilli, le fragole, i ribes e le more) che sono ricchi di antiossidanti e aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo LDL (detto anche “cattivo”) e la pressione del sangue. Ogni giorno, è consigliato consumare 3 porzioni di frutta fresca.

Frutta secca

Anche la frutta secca è ottima. Ad esempio potresti mangiare le nocciole, le noci e le arachidi, che contengono vitamina E e gli omega3 che contrastano l’aumento della pressione, riducono il colesterolo cattivo e aiutano ad aumentare il colesterolo buono (HDL). In questo caso, si consiglia di consumare ogni giorno 15 grammi di frutta secca.

Verdura a foglia verde

In una dieta per cardiopatici non dovrebbero mai mancare. Puoi mangiare i cavoli, gli spinaci, la rucola o le zucchine. Queste verdure a foglia verde aiutano a proteggere le arterie ed inoltre riducono la pressione del sangue, prevengono l’invecchiamento delle arterie e migliorano la funzionalità dei vasi sanguigni. L’ideale sarebbe mangiare una porzione di verdura a foglia verde a pranzo, come snack e a cena.

Legumi

I fagioli, i ceci, i piselli e le lenticchie contengono tantissimi macronutrienti e proteine vegetali. I legumi sono poveri di grassi e sono ricchi di sali minerali che sono fondamentali, come ad esempio:

  • Il ferro, che riduce il colesterolo cattivo;
  • Il potassio, che aiuta ad abbassare la pressione sanguigna;
  • Il fosforo, che è importante per il buon funzionamento dei muscoli e del cuore;

I legumi andrebbero consumati 2/3 volte alla settimana.

Soia

La soia è ricca di omega 3 che contrastano le malattie cardiovascolari e di lecitina, una sostanza ricca di fosforo, che regola il livello del colesterolo, mantiene bassi i trigliceridi (chiamati anche anche “triacilgliceroli”) nel sangue e protegge il cuore.

È consigliata una porzione ogni giorno, magari puoi consumare uno yogurt di soia oppure una tazza di latte di soia.

Cereali

La pasta, il pane, il riso, l’avena, il grano saraceno e l’orzo sono tutti alimenti che contengono fibre che aiutano a ridurre il colesterolo LDL. L’essenziale però è preferirli integrali e ogni giorno sono consigliati 70 grammi.

Olio extra vergine d’oliva

Per condire i piatti, puoi utilizzare l’olio extra vergine d’oliva che è ricco di acido oleico e protegge dalle patologie cardiovascolari.

I benefici della dieta per il cuore

Grazie all’elevato apporto di omega 3 e 6, il pesce “pulisce” le arterie dai lipidi, ostacola l’aterosclerosi e il rischio di trombosi.

Riguardo la verdura e la frutta, invece, da tantissimi studi è emerso che chi ne consuma ad elevate quantità il rischio di sviluppare qualche malattia del cuore è minore, mentre chi ne consuma poca il rischio è più elevato. Questo beneficio sembra dovuto dall’elevato contenuto di vitamine presente in questi alimenti, in modo particolare la vitamina C e la vitamina E.

Infine, preferire l’olio extravergine di oliva significa ridurre il colesterolo nel sangue e prevenire l’arteriosclerosi.

Alimenti non consentiti

Oltre ai cibi che fanno bene al cuore, per proteggere la salute cardiovascolare su tutti i fronti, ti consigliamo di eliminare del tutto dalla dieta gli alimenti “nemici” della salute. Prima di ogni altra cosa, il sale, dal momento che esercita un’azione negativa sulla pressione arteriosa. La quantità giornaliera massima suggerita è di 5 g (circa 2 g di sodio puro). Quindi, cerca di salare ogni piatto il meno possibile, rimpiazzalo ad esempio con spezie e condimenti perfetti per la dieta.

Oltre a quanto già detto, presta attenzione anche al sale “nascosto”, presente principalmente nei cibi pronti.

Ricca di grassi saturi e nemica del cuore è la carne, specie quella rossa. Consigliamo quindi di mangiarla non più di 2 giorni alla settimana e di consumare quella bianca (pollo, tacchino, vitello, coniglio e agnello).

Ricorda: limita il consumo di bevande alcoliche, in quanto aumentano la pressione arteriosa e danneggiano il fegato.

Importanza degli integratori alimentari

Gli integratori vitaminici migliorano le funzione del cuore nei pazienti con scompenso cardiaco cronico (SCC), una condizione che indebolisce l’organo in questione impedendogli di pompare il sangue come dovrebbe.
In seguito ad uno studio condotto su 163 pazienti con insufficienza cardiaca, è emerso che gli integratori di vitamina D, potrebbero essere degli ottimi alleati per coloro i quali sono affetti da questa sindrome.

In modo particolare, la frazione di eiezione (o FE), ossia il quantitativo di sangue pompato fuori dalle 4 camere del cuore in seguito ad ogni battito, nei soggetti osservati era passata dal 26% al 34%. Oltre a quanto già detto, è stato appurato anche che il cuore degli stessi pazienti si era come “rimpicciolito”, divenendo di conseguenza più forte e funzionante.

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