La sudorazione è un processo naturale, utile a mantenere la pelle sempre pulita e fresca. Trattasi di un liquido trasparente contenente dei sali, prodotto dal nostro organismo e rilasciato mediante le ghiandole sudoripare, al fine di abbassare la temperatura corporea.
Sono varie le cause che scatenano questo fenomeno fisiologico: ad esempio l’attività fisica, le condizioni climatiche esterne, l’ansia, la febbre, la rabbia, la gravidanza, la pubertà o la menopausa. Può aumentare dopo aver assunto del cibo piccante, della caffeina, dell’alcol, e alcuni farmaci (a base di ormoni o morfina).
O peggio ancora, svilupparsi a seguito di problemi metabolici, tumori e altre patologie, tra cui troviamo: la colica renale, la coronaropatia, l’embolia polmonare, l’infarto miocardico, l’iperidrosi e la colecistite.
Tre tipi di sudorazione: ecco quali sono!
Esistono tre tipi di sudorazione:
- psichica, che avviene in risposta a determinati stati d’animo (rabbia, paura, nervoso, stress, ansia) e induce la vasocostrizione,
- termica, indotta, invece, dalle temperatura elevate o dall’attività fisica,
- farmacologica, generata da diversi componenti chimici presenti nei medicinali e in alcuni cibi.
Ma quali sono i sintomi più diffusi? Andiamo a vedere!
Sintomi a cui prestare attenzione
Sudare è normale, ma, a volte, la zona interessata può arrossarsi, screpolarsi ed emanare un odore sgradevole.
Non solo: la sudorazione, può provocare infezioni della pelle (ad esempio il piede d’atleta) e, in casi più gravi, essere accompagnata da sintomi, come dispnea (ovvero la mancanza di fiato), febbre, perdita di peso, dolore al petto e tachicardia.
Fisiologia del sudore – iperidrosi e anidrosi
La sudorazione, si attiva nell’istante in cui la temperatura corporea aumenta. In risposta a tale processo, il nostro organismo mette in moto uno stimolo nervoso, che a sua volta, avvia quella che comunemente viene chiamata “secrezione”, con l’unico obiettivo di mantenerci freschi.
Nella stragrande maggioranza dei casi, sudiamo perché fa troppo caldo, dopo aver fatto attività fisica o in situazioni emotivamente stressanti.
Una volta evaporato dalla pelle, il sudore assorbe una notevole quantità di calore, mettendo il corpo nella condizione di raffreddarsi. Generalmente, in caso di umidità o iperidrosi, colpisce le mani, il viso, i piedi e le ascelle.
Tale patologia dermatologica può essere alquanto disagevole, specie se diventa visibile (le classiche macchie sui vestiti), e percepibile attraverso l’olfatto (cosa che noi tutti associamo ad un odore invasivo, acre, pungente e nauseabondo).
Non è facile calcolare quanti litri ne produciamo in tutta la nostra vita, dato che la percentuale cambia da persona a persona. Mediamente, ne generiamo fino a 2 litri ogni ora.
A differenza di quanto appena detto, oltre all’ipersudorazione, può manifestarsi l’anidrosi, o più semplicemente, il fenomeno opposto.
Ghiandole sudoripare – una breve panoramica
All’interno della nostra pelle, sotto l’epidermide, sono presenti piccoli organuli esocrini, appartenenti all’apparato tegumentario e deputati alla produzione di liquido ipotonico; meglio conosciuti come “ghiandole sudoripare”. Quest’ultime, non appena ricevono segnali dal cervello, rilasciano la traspirazione attraverso i pori.
Ciascuno di noi ne possiede circa 3 milioni, sparse in tutto il corpo; sono presenti in larga parte, sotto il cavo ascellare, sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi.
Ma come avviene questo processo? Non appena l’encefalo (nel cervello), avverte che la nostra temperatura corporea è al di sopra dei 37°C, invia dei messaggi per comunicare di smaltire l’eccesso di calore, allo scopo di “refrigerare” l’epidermide.
Per quanto disgustoso possa sembrare, il sudore appena sprigionato, in sè, non emana alcun odore; non produce sensazioni olfattive, sebbene sia visibile agli occhi di tutti attraverso i vestiti. Iniziamo a “puzzare”, solo quando i batteri vengono alimentati dalle proteine e dai grassi presenti in esso.
Ghiandole sudoripare: eccrine e apocrine
Esistono due tipi di ghiandole sudoripare: apocrine ed eccrine.
Le prime, sono presenti sotto le ascelle, nei genitali e sul cuoio capelluto. Possono essere stimolate dalla presenza di adrenalina nel sangue, il che provoca una serie cambiamenti fisiologici, tra cui l’aumento della temperatura corporea.
Oltre a quanto già detto, sono ricche di carboidrati, lipidi e proteine; sostanze organiche che possono però essere deteriorate dalla flora batterica.
La quantità di sudore generata da esse, è decisamente minore rispetto a quella fornita dalle ghiandole eccrine; i suoi composti, sono una calamita per i batteri, responsabili della produzione di macchie gialle e cattivi odori.
Le seconde, invece, sono sparse in tutto il corpo e ne controllano la termoregolazione.
Il liquido ipotonico prodotto da quest’ultime, è inodore e incolore. Contiene, inoltre, quasi il 100% di acqua, sali (sodio, potassio, magnesio e cloro) e aminoacidi.
Cosa fare in caso di sudorazione eccessiva?
In questi casi è consigliabile: bere acqua ad alto contenuto di sali minerali, frequentare luoghi freschi, indossare abiti leggeri, bagnare spesso il viso e le braccia.
Mentre per quanto riguarda l’odore sgradevole associato alla sudorazione, vi consigliamo di utilizzare i deodoranti antitraspiranti, da applicare dopo la normale detersione.
Ovviamente, per affrontare una volta per tutte questo “problema”, è necessario l’aiuto di uno specialista.
Ma qual è la cura migliore?
Il personale medico, dopo aver analizzato la storia clinica del paziente, saprà sicuramente consigliargli la cura più appropriata, come ad esempio il glicopirronio bromuro, ossia un nuovo farmaco topico, gli antitraspiranti con cloruro di alluminio, la clonidina, le terapie per mezzo di dispositivi, e, in casi estremi, intervenire chirurgicamente, agendo sul sistema nervoso simpatico (SNS).
Purtroppo, tale fenomeno fisiologico può incidere negativamente sulle relazioni interpersonali; ma non preoccupatevi, perché si esce abbastanza facilmente da questa condizione fastidiosa e involontaria.
Ma sudare… fa davvero bene?
La sudorazione, può apportare numerosi benefici all’organismo, alla pelle, e all’umore.
Tutti i benefici che apporta all’organismo e alla pelle
Stando a quanto detto, sudare è un processo positivo: oltre a stabilizzare la temperatura corporea, migliora la circolazione sanguigna, l’aspetto della pelle, il drenaggio linfatico e il sistema immunitario. Inoltre, fa bene al cuore e accelera il metabolismo.
Ma non solo: evita la formazione dei calcoli renali, elimina i brufoli, libera il corpo dalle tossine e da altre sostanze, come l’acido urico e lattico, l’ammoniaca e l’urea.
Migliora l’umore, grazie all’ormone della felicità
Mentre sudiamo, il corpo produce l’endorfina, sostanze del buonumore prodotte naturalmente dal nostro cervello; non a caso, di giorno vi sentirete più energici e rilassati, e la notte, riuscirete a dormire meglio. Ebbene sì, sudare fa bene sia alla salute, sia all’umore!
Ma ci sentiamo in dovere di farvi una piccola raccomandazione, perché oltre all’acqua, si espellono tantissimi sali minerali, ragion per cui, è importante rimanere idratati e utilizzare prodotti specifici per la pelle del viso e del corpo.