Donare il sangue è un piccolo gesto, ma dal valore immenso, che ha il “potere” di salvare la vita di tantissime persone, in particolare di chi lotta contro la leucemia, l’anemia e tante altre malattie ematologiche; come anche, di coloro i quali hanno subito un trauma fisico o, peggio ancora, sono rimaste vittime di un incidente stradale.
Si tratta di un’azione volontaria, ma responsabile, capace di apportare innumerevoli benefici sulla salute psicofisica di chi lo riceve e di chi lo dona: il senso di benessere e di pace interiore che si prova dopo averla compiuta? Indescrivibile!
Nel corso di questa guida, andremo a scoprire, insieme, tutto ciò che è importante sapere a riguardo.
Quali sono i requisiti richiesti per poter donare?
Anche se si tratta di una procedura semplice e sicura, bisogna essere in possesso di determinati requisiti:
- Fascia d’età compresa tra i 18 e i 60 anni;
- Il peso corporeo deve essere superiore ai 50 kg;
- Bisogna essere in buona salute e seguire un corretto stile di vita.
In presenza di queste caratteristiche, si può procedere per diventare donatori di sangue.
Come fare? Andiamo a vedere nel prossimo paragrafo.
Diventare donatori di sangue? Ecco come fare!
Bisogna, prima di tutto, recarsi presso un centro trasfusionale e compilare un modulo, volto a valutare lo stile di vita e lo stato di salute (presente e passato). Inutile dirlo, è richiesta la massima onestà.
Segue, poi, una visita preliminare con il personale medico, al fine di esaminare quanto dichiarato dall’aspirante donatore. Successivamente, vengono effettuati degli esami, di cui vi parleremo nel paragrafo successivo.
Viene prelevato un campione di sangue, fondamentale per accertare l’idoneità, la quale, verrà a sua volta comunicata, telefonicamente, o tramite una lettera.
Quali sono gli esami preliminari necessari e quali quelli periodici?
Esami preliminari
Al fine di tutelare la salute del ricevente e del donatore (specie se per quest’ultimo è una novità), il sangue viene sottoposto all’esame delle transaminasi, all’emocromo (CBC), al test di Coombs (diretto/indiretto), e inoltre, si rileva la presenza del virus HCV (epatite C), HIV, HBV (epatite B) e del Treponema. Infine, si determina il gruppo sanguigno e il fattore Rh.
Esami periodici
Chi invece, periodicamente, decide di donare una parte di sè e della propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo, oltre a quelli sopraindicati, ogni anno dovrà controllare il livello di colesterolo, i valori di ferritina e dei trigliceridi nel sangue, sottoporsi alle analisi della creatinina, della sideremia e della glicemia.
A questo punto, dopo che il personale medico avrà verificato lo stato di salute, si può finalmente procedere con la trasfusione.
Donazione del sangue: come avviene e tutto ciò che è importante sapere
È una procedura semplice, che dura più o meno 15 minuti. Consiste nel prelevare una certa quantità di sangue (secondo la legge deve essere di 450 ml) da un soggetto sano, e, inocularla, nell’organismo del paziente che ne ha bisogno.
Tuttavia, è importante precisare, che prima di ogni prelievo, il medico dovrà verificare altre condizioni necessarie, affinché il donatore possa compiere questo gesto di solidarietà, ad esempio il valore della pressione massima (detta anche sistolica), deve essere tra 110 e 180 mmHg, e della minima (conosciuta anche come diastolica) tra 60 e 100 mmHg.
La frequenza cardiaca, invece, tra le 50 e 100 pulsazioni al minuto; è necessario, inoltre, avere i livelli di emoglobina, pari a 13,5 g/dL (uomini), e 12,5g/dL (donne).
La donazione è sempre concessa? Purtroppo no!
Sfortuntamente no, non è sempre possibile donare il sangue.
In alcuni casi si tratta di situazioni temporanee. Ecco quali sono:
- In presenza di sintomi influenzali, bisogna aspettare due settimane;
- Vi siete fatti un piercing o un tatuaggio? Anche in questo caso non potete, devono prima passare 4 mesi;
- Avete subito un’operazione chirurgica importante o di lieve entità? Nel primo caso, attendete 4 mesi. Altrimenti, il tempo di attesa si riduce a 30 giorni;
- Chi ha intrattenuto rapporti intimi occasionali con soggetti sconosciuti, non può prima di 17 settimane;
- In gravidanza, la donazione è vietata. Occorre aspettare 6 mesi successivi al parto;
- Infine, non potranno mai donare:
- I pazienti con HIV,
- Pazienti affetti da leucemia o da patologie cardiovascolari,
- Tossicodipendenti,
- Alcolisti.
Un “buon donatore” deve sapere cosa mangiare prima e dopo
La sera prima della donazione, l’ideale, sarebbe preparare una cena leggera, prediligere pasti poveri di grassi, ma ricchi di acqua (pasta o riso, carne bianca con contorno di verdure).
Mentre, la mattina stessa, si può optare per una colazione a base di tè o caffè con poco zucchero, una spremuta o della frutta fresca.
Dopo il prelievo, è importante reintegrare i liquidi persi; non a caso, presso il centro trasfusionale, al donatore, sarà offerto un piccolo ristoro.
Che vantaggi ci sono nel donare il sangue?
Perché donare il sangue fa bene alla salute e allo spirito? Ecco i benefici personali del gesto più bello!
Un piccolo gesto per una grande azione: salvare le vite umane
Si sa, il sangue, è indispensabile per la vita e non lo si può certo riprodurre in un laboratorio: per riceverlo, bisogna che qualcuno lo doni.
La trasfusione, è un gesto responsabile, gratuito, sicuro e indolore, una manifestazione concreta di solidarietà, in grado di dare forza, calore e comprensione a chi la riceve… Un modo per aiutare chi soffre ed è in difficoltà, chi, ogni giorno, rischia di morire.
Lo sapevate che con una sola donazione, si possono salvare almeno tre vite? Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare tanto!
Ci si può mantenere in salute
Quando si decide di donare il sangue, come abbiamo visto prima, viene effettuata una valutazione completa del proprio stato di salute.
Ma non solo: una volta all’anno, il donatore dovrà sottoporsi ad un elettrocardiogramma (ECG), un esame diagnostico (non invasivo), che viene prescritto per valutare lo stato di salute del cuore. É un modo mantenersi in buona salute e, in caso di problemi, agire in modo tempestivo ed efficace.
Si può proteggere la salute del fegato, del cuore e dei vasi sanguigni.
Una donazione periodica, inoltre, permette di avere il sangue più fluido, ciò contribuisce a proteggere il cuore (ad esempio da infarti o ictus) e i vasi sanguigni.
Tuttavia, la cardiopatia può essere anche provocata da un eccesso di ferro che manifesta sintomi, come ipotonia muscolare, aritmie e ispessimento arterioso.
Ultimo, ma non meno importante, grazie alla trasfusione, è possibile determinare la quantità dei globuli rossi, nonché verificare i valori dei principali componenti ematici.